chiedere il pse Casi speciali prima di depositare il ricorso e altro
Inviato: gio mar 19, 2020 6:45 pm
Nel mese di febbraio ero stata contattata dall'educatrice di un gruppo appartamento qui ubicato e gestito da una Cooperativa sociale perché in questo gruppo appartamento é stata collocata dal Servizio sociale di un altro comune una giovane madre extracomunitaria con la sua bimba.
In realtà la madre é stata inserita in questo gruppo appartamento pochi giorni prima della nascita della figlia.
L'educatrice si era rivolta a me circa un mese fa perché la giovane era titolare di un permesso di soggiorno per richiesta asilo rilasciato dalla Questura di Lucca, dove la giovane era in precedenza ospite di un CAS; il permesso era scaduto da alcuni mesi. In realtà gli operatori del gruppo appartamento pensavano che per quanto riguarda il permesso di soggiorno la giovane fosse sempre in carico alla Questura di Lucca.
Quando hanno saputo che essendo domiciliata nel nostro comune la richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno doveva essere inoltrata alla nostra Questura si sono rivolti al nostro ufficio per chiedere un appuntamento alla Questura.
Avendoli oggi contattati per sapere se c'erano stati cambiamenti rispetto alle informazioni di cui ero già a conoscenza l'educatrice mi ha detto che il 27/02 l'assistente sociale che ha in carico la giovane madre e la minore ha notificato alla madre la decisione della Commissione territoriale; precisamente la CT all'inizio di febbraio ha deciso il diniego del riconoscimento della protezione internazionale, invitando la Questura a rilasciare alla medesima il permesso di soggiorno "casi speciali". L' educatrice aggiungeva che sembra che gli operatori del progetto che seguivano la giovane quando era ospite del CAS, la stiano aiutando a presentare un ricorso.
Aggiungo che il padre della minore è inserito in uno SPRAR sito in altra provincia e che alla bimba di pochi mesi é stato rilasciato un permesso di soggiorno elettronico collegato a quello del padre.
Mi sembrava ragionevole che fossero gli operatori di questo progetto le persone più idonee a rapportarsi con la locale questura su un caso di cui finora la nostra Questura non é a conoscenza, mi viene riferito che non possono.
Poiché riconosco i miei limiti nella conoscenza della normativa in vigore riguardante i richiedenti asilo e poiché non posso disattendere la richiesta di collaborazione rivoltami dall' educatrice dell'appartamento ubicato nel nostro comune chiedo la vostra collaborazione affinché mi sappiate precisare innanzitutto se la giovane debba comunque chiedere alla locale questura un permesso per "Casi speciali" in attesa di depositare il ricorso, in secondo luogo come ci si debba comportare per il permesso della minore che è collocata con la madre nel gruppo appartamento; suppongo che la minore abbia diritto al permesso più favorevole ovvero il titolo riconosciuto al padre ma che il nome della minore debba comparire anche sul permesso della madre.
in attesa della vostra consueta collaborazione ringrazio
In realtà la madre é stata inserita in questo gruppo appartamento pochi giorni prima della nascita della figlia.
L'educatrice si era rivolta a me circa un mese fa perché la giovane era titolare di un permesso di soggiorno per richiesta asilo rilasciato dalla Questura di Lucca, dove la giovane era in precedenza ospite di un CAS; il permesso era scaduto da alcuni mesi. In realtà gli operatori del gruppo appartamento pensavano che per quanto riguarda il permesso di soggiorno la giovane fosse sempre in carico alla Questura di Lucca.
Quando hanno saputo che essendo domiciliata nel nostro comune la richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno doveva essere inoltrata alla nostra Questura si sono rivolti al nostro ufficio per chiedere un appuntamento alla Questura.
Avendoli oggi contattati per sapere se c'erano stati cambiamenti rispetto alle informazioni di cui ero già a conoscenza l'educatrice mi ha detto che il 27/02 l'assistente sociale che ha in carico la giovane madre e la minore ha notificato alla madre la decisione della Commissione territoriale; precisamente la CT all'inizio di febbraio ha deciso il diniego del riconoscimento della protezione internazionale, invitando la Questura a rilasciare alla medesima il permesso di soggiorno "casi speciali". L' educatrice aggiungeva che sembra che gli operatori del progetto che seguivano la giovane quando era ospite del CAS, la stiano aiutando a presentare un ricorso.
Aggiungo che il padre della minore è inserito in uno SPRAR sito in altra provincia e che alla bimba di pochi mesi é stato rilasciato un permesso di soggiorno elettronico collegato a quello del padre.
Mi sembrava ragionevole che fossero gli operatori di questo progetto le persone più idonee a rapportarsi con la locale questura su un caso di cui finora la nostra Questura non é a conoscenza, mi viene riferito che non possono.
Poiché riconosco i miei limiti nella conoscenza della normativa in vigore riguardante i richiedenti asilo e poiché non posso disattendere la richiesta di collaborazione rivoltami dall' educatrice dell'appartamento ubicato nel nostro comune chiedo la vostra collaborazione affinché mi sappiate precisare innanzitutto se la giovane debba comunque chiedere alla locale questura un permesso per "Casi speciali" in attesa di depositare il ricorso, in secondo luogo come ci si debba comportare per il permesso della minore che è collocata con la madre nel gruppo appartamento; suppongo che la minore abbia diritto al permesso più favorevole ovvero il titolo riconosciuto al padre ma che il nome della minore debba comparire anche sul permesso della madre.
in attesa della vostra consueta collaborazione ringrazio